Molto spesso sottovaluti o visti come puro (e noioso) esercizio teorico, solfeggio e armonia sono in realtà i due pilastri alla base dello studio e dell’apprendimento della musica.
Quando ci si approccia allo studio del canto o di uno strumento musicale, generalmente il desiderio è quello di arrivare a cantare o suonare i propri brani preferiti il più in fretta possibile. Quindi perché “perdere tempo” in studi teorici quali quelli del solfeggio e dell’armonia? La risposta è semplice: solfeggio e armonia sono imprescindibilmente alla base di qualunque percorso di studi musicale.
Vediamo perché, partendo dalle rispettive definizioni:
- Il Solfeggio è una pratica di lettura musicale che consiste nel leggere ad alta voce uno spartito, scansionandone ritmicamente note e pause e, nel caso del solfeggio cantato, dandone la corretta intonazione.
- L’Armonia – costituita da accordi, tonalità e scale musicali – tecnicamente è lo sviluppo delle relazioni tra le note, in termini di intervalli di tono sia simultanei che susseguenti, di arpeggio, di progressione e di struttura generale del brano. Più semplicemente, la conoscenza dell’armonia musicale permette di conoscere il mondo degli accordi e dei rapporti tra di essi, ovvero la struttura portante di qualsiasi brano musicale.
Solfeggio e armonia: la base dello studio musicale
Come spesso accade, un paragone con le lingue può aiutare a comprendere meglio l’importanza di solfeggio e armonia.
Per imparare una qualunque lingua madre o straniera, il punto di partenza obbligato è lo studio e l’apprendimento dei suoi elementi di base, ovvero la conoscenza delle lettere dell’alfabeto e di un vocabolario di base. Che si voglia imparare l’italiano, il greco antico, il russo o il cinese, lo studio delle singole lettere e l’apprendimento di un vocabolario iniziale è necessariamente il primo step di un percorso di studi. Analogamente, il solfeggio è alla base dello studio musicale in quanto ci consente di imparare a riconoscere e leggere le note, le pause e il ritmo, che rappresentano l’alfabeto e le parole del linguaggio musicale.
Una volta appresi questi elementi di base, si può passare allo studio di grammatica e sintassi, ovvero delle relazioni e combinazioni tra le parole. Nel caso della musica, la conoscenza delle note consente di apprendere come combinarle tra di loro in accordi, scale e tonalità armoniose.
Ecco perché solfeggio e armonia non sono dei puri esercizi teorici, ma anzi rappresentano i punti di partenza fondamentali per lo studio della musica, gli strumenti necessari per implementare la propria lezione di canto/strumento e superare gli ostacoli che prima o dopo bloccherebbero il proprio percorso di studio, provocando una grande insoddisfazione nell’allievo.
In una lingua, una volta appresa la teoria si può non solo leggere e comprendere un testo, ma anche crearlo. Allo stesso modo, una volta padroneggiati, solfeggio e armonia consentiranno non solo di acquisire competenze ritmiche e comprendere l’architettura dei brani, ma consentiranno anche di arrivare al songwriting, ovvero alla creazione della musica che poi si andrà a suonare o cantare da protagonisti.
Per tutti questi motivi, il consiglio è di imparare fin da subito solfeggio e armonia, e di farlo rivolgendosi a scuole di musica e insegnanti di alto livello. Ecco che allora non posso che segnalarvi i nostri Simone Tonin e Giordano Poloni, che avvieranno il vostro percorso musicale nel migliore dei modi!