Che si voglia farlo per puro diletto o per farne un lavoro, studiare musica in modo professionale porta numerosi benefici. Scopriamo perché!
In tutte le epoche, culture e aree del mondo, dal grembo materno fino alla vecchiaia, riprodotta da un gioco per neonati o suonata da un orchestra, la musica rappresenta un elemento fondamentale e imprescindibile per l’uomo. Al giorno d’oggi, la musica fa sempre più parte delle nostre vite anche grazie agli smartphone, che la rendono fruibile in qualsiasi luogo e in ogni momento. Ai nostri giorni, sta diventando anche un fatto di costume, complici i numerosi format televisivi e talent show che spingono sempre più giovani ad approcciarsi al mondo musicale con l’obiettivo di farne una professione.
Proprio la grande diffusione e pervasività della musica, però, può portare erroneamente a pensare che sia sufficiente uno studio superficiale e da autodidatti per imparare a cantare o a suonare uno strumento. Niente di più errato.
Studiare musica a livello professionale: prevenire è meglio che curare
La musica è paragonabile a uno sport: la sola pratica non basta per poterlo padroneggiare e praticare ad alti livelli, e anzi, può essere deleteria anche a livello di salute fisica se non si parte da una tecnica corretta. E come per una scienza o una lingua straniera, per poter apprendere e studiare la musica in modo professionale bisogna partire dalle regole di base e da studi teorici quali il solfeggio e la teoria musicale, oltre a esercizi strutturati di tecnica.
Una solida base teorica è utile sia per chi vuole studiare canto o imparare a suonare uno strumento a livello professionale, sia per un livello dilettantistico e amatoriale. Nella fase iniziale, lo studio è infatti analogo: si tratta di porre le basi per imparare a suonare o cantare nel miglior modo possibile. Se invece si inizia il proprio percorso musicale nel modo sbagliato, non solo ci si preclude la possibilità di un percorso ad alti livelli, ma con tutta probabilità si smetterà di studiare al presentarsi delle prime difficoltà – inevitabili senza una tecnica di base – e si rischieranno anche conseguenze per la propria salute quali tendiniti o, per i cantanti, problemi anche seri a carico delle corde vocali.
Ricordiamoci sempre che per correggere un difetto tecnico occorre almeno quattro volte il tempo che serve per acquisirlo, e alcuni difetti possono diventare troppo radicati e precludere l’apprendimento a lungo termine.
L’importanza di docenti qualificati
Il modo migliore per gettare basi solide è studiare la musica in modo professionale fin da subito, rivolgendosi a insegnanti professionali e qualificati, e a strutture di alto livello in cui poter suonare e cantare con allievi che condividono la stessa passione e lo stesso approccio.
Insomma, che vogliate imparare la musica per divertimento o per diventare dei musicisti e cantanti professionisti, affidatevi a una scuola di musica che vi dia delle basi solide, e che vi metta nelle migliori condizioni per esprimere il vostro potenziale. A tal proposito, se ve lo siete persi, vi rimando a questo mio precedente post dedicato ai fattori fondamentali per scegliere la scuola di musica più adatta a voi!